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Post n°12 pubblicato il 20 Dicembre 2009 da adbuzzin
MESSAGGERO VENETO - Giovedì 16 luglio 1992 L'ESPERIENZA DI UN CORMONESE NEL PAESE SCONVOLTO DALLA GUERRA NEL GOLFO Kuwait, l'altra vacanza Ma lo sapete che là le nostre 10 mila lire erano in vendita a 4 mila? Dove vado quest'anno in ferie? Una domanda che in questo periodo si pongono in molti. La scelta ricade in gei~eresu noto località di villeggiatura ma c'è anche chi preferisce i Paesi non intaccati dal turismo di massa, che conservano indubbiamente la loro spontaneità. É il caso del cormonese Adalberto Buzzin, ancora una volta agomsta di una singolare ~spcrienza di viaggio. La me~a prescelta è stata il Kuwait~ I paese coinvolto, lo scorso imio, nella guerra del golfo.
Juimn ha voluto toccare con nano quelle zone che sino a malche tempo fa erano nonniate sulle prime pagine di .utti i giornali e che ora sono xnpegnate nella delicata fase iella ricostruzione. In una ;entina di giorni il cormonese in attraversato il Kuwait in ungo e in largo percorrendo ~irca duemila chilometri. En- rare in questo Paese non è ìcile: bisogna essere cono~ciuto da un cittadino kuwaiinno che dia in pratica precie garanzie, e le misure di controllo sono rigide. «I popoli dcl Gòlfo - racconta in collaborazione con Foto Studio Sergio e con il giornalista milanese Raffaele Laurenzi, è stato ovviamente Camtterimato da isa caldo che di giorno oscilla tra i 45c 48 gradi Sul proprio percorso il cormonese ha trovato isa grannumero di m~ militari abbandonati chè contribuiscono a ricordare la terribile guerra. Ma il simbolo della ricostruzione è li vicino e sono i pozzi di petrolio spenti a tempo di record in otto mesi. Una curiosità che sottolinea come là il turismo non sia visto come un pollo da spennare: m isa mercato nel sud del Paese su tma bancarella vi erano in vendita le banconote di molti Paesi del mondo. Le nostre diecimila lire attualmente in corso, valevano circa quattro milalire, forse poco abituati al turismo, ci hanno accolti con sincerità e spontaneità. Anche per strada la tenda del beduino è sempre aperta per gli amici. Ricordo che tutti si preoccupavano sempre di indicarcì le piste migliori nel deserto, in modo da non intraprendere le vie che non sono state ancora bonificate dalle mine inesplose.
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